Se soffri da tempo di un dolore alla fascia plantare che si presenta soprattutto ai primi passi dopo il risveglio al mattino potresti soffrire di quella che un tempo veniva definita come “fascite plantare”. Il suffisso -ite in medicina sta ad indicare un processo infiammatorio. Questo termine non descrive correttamente e completamente il dolore alla fascia plantare che tende spesso a cronicizzare e che può prevedere fenomeni degenerativi; per questo motivo attualmente si preferisce parlare di FASCITOPATIA PLANTARE caratterizzata spesso da una perdita progressiva della capacità di carico della fascia plantare e da una degenerazione progressiva del tessuto che la costituisce.
La cura di tale patologia è preferibilmente conservativa e si basa sulla fisioterapia.
Il fisioterapista può:
- Proporre esercizi e strategie per un aumento progressivo del carico e quindi della capacità di carico;
- Educare il paziente per correggere le abitudini scorrette e per implementare i comportamenti che possono favorire la guarigione;
- Intervenire per correggere alterazioni posturali, non solo del piede, ma di tutto il sistema corpo, dopo essersi accertato di quanto effettivamente queste alterazioni possano influire sul problema;
- Proporre esercizi di stretching della fascia plantare, del polpaccio e delle catene posteriori con il giusto dosaggio giornaliero;
- Applicare una tecnica di bendaggio di sostegno della fascia plantarare: il “Low Dye Taping”.
Applicare tecniche di terapia manuale e di massaggio trasverso per il trattamento del dolore.